Modello 231 nelle PMI: come implementare le Procedure semplificate D.M. 13/02/2014

Come discusso nellì’articolo “D.Lgs. 231/01 – D.Lgs. 81/2008 – UNI ISO 45001: una visione di sistema per il bene dell’organizzazione” presente sul sito di AimSafe, la Legge 123/07 ha introdotto, tra i reati previsti nel D.Lgs. 231/01, anche quelli legati alla sicurezza e salute dei lavoratori.

Come sappiamo, però, il tessuto produttivo italiano è caratterizzato da un’elevata frammentazione che porta ad avere un elevato numero di PMI (Piccole e Medie Imprese) rispetto alle Grandi imprese. L’implementazione, ma anche solo la comprensione, di un Modello di Organizzazione e Gestione in realtà di questo tipo è decisamente difficile. Continua a leggere

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Il carrello lo guida Mario perché ha il patentino…

Durante il corso di formazione iniziale dedicato agli RSPP delle aziende che iniziano ad utilizzare AimSafe per monitorare il rispetto degli obblighi derivanti dal D.Lgs. 81/2008 e le relative scadenze di formazione e visite mediche ci capita spesso di imbatterci in affermazioni come quella riportata nel titolo.

Questo approccio è sintomo del fatto che l’azienda utilizza la formazione in possesso del lavoratore per determinare la sua mansione. Una scelta che, quasi inevitabilmente conduce alla definizione di una mansione per ogni lavoratore presente, in particolar modo per le aziende con tante attrezzature di lavoro ex ASR 22/02/2012 o altre abilitazioni (ponteggi, spazi confinati ecc.).

Una situazione tipica che si verifica quando l’organizzazione subisce la formazione invece che governarla. Continua a leggere

Il DVR come strumento di pianificazione del miglioramento – seconda parte

Nella prima parte di questo articolo abbiamo parlato della necessità, per i consulenti in tema di sicurezza, di tenere sempre a mente il reale obiettivo del loro lavoro: il  miglioramento dei livelli di sicurezza aziendali.

In questa seconda parte Fabio Rosito, consulente con oltre 15 anni di esperienza nel campo della sicurezza e salute dei lavoratori, nonché consulente scientifico per il progetto AimSafe, si concentra sulla pianificazione e realizzazione delle misure di miglioramento. Continua a leggere

Il DVR come strumento di pianificazione del miglioramento – prima parte

La valutazione dei rischi e la conseguente redazione del Documento di Valutazione dei Rischi hanno, come fine ultimo, quello di portare al miglioramento dei livelli di sicurezza aziendali.

Questo importante principio viene spesso “dimenticato” o realizzato in maniera non adeguata, conducendo ad uno svuotamento del significato del DVR stesso o ad una non adeguata implementazione delle necessarie misure di sicurezza.

Fabio Rosito, consulente con oltre 15 anni di esperienza nel campo della sicurezza e salute dei lavoratori, nonché consulente scientifico per il progetto AimSafe, cerca, in questo articolo, di approfondire questi obiettivi e fornisce dei consigli per migliorare la qualità della propria attività di consulenza.

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Il “controllo” – Verifica e manutenzione delle attrezzature

Nell’introduzione di questa serie di articoli dedicati alle attività di controllo all’interno delle aziende, abbiamo sottolineato come molti dei controlli previsti ed effettuati all’interno delle organizzazioni dipendano da specifiche norme di legge.

In particolare il D.Lgs. 81/2008 impone degli obblighi in merito a svariate attrezzature aziendali.

In questo secondo articolo analizzeremo proprio gli obblighi di legge relativi alla manutenzione delle attrezzature e forniremo alcuni suggerimenti pratici per gestire questi adempimenti. Continua a leggere

Il “controllo” – cos’è, a cosa serve e come si pianifica

Ogni azienda o organizzazione si prefigge degli obiettivi.

Obiettivi che possono andare dal raggiungimento di specifici traguardi, siano essi economici, operativi o organizzativi, al rispetto delle norme applicabili.

Prefiggersi degli obiettivi significa adottare misure ed interventi finalizzati al loro raggiungimento, senza avere la certezza dei risultati ottenuti. E’ questa incertezza che impone all’azienda di mettere in atto, per ognuno degli interventi attuati, opportune attività di controllo in grado di valutare l’adeguatezza del lavoro svolto.

Il controllo è l’insieme di strumenti che un’organizzazione mette in campo per evitare che uno o più elementi non siano in linea con gli obiettivi dell’organizzazione stessa.

Spesso il controllo è richiesto dalla norma stessa e, in questa serie di articoli, cercheremo di analizzare alcune normative di particolare importanza per le aziende.

In questa prima parte forniamo indicazioni generali sull’effettuazione del controllo e sulle modalità organizzative finalizzate a renderlo efficace ed efficiente.

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La verifica dell’idoneità tecnico professionale degli appaltatori

La gestione delle attività in appalto rappresenta uno dei temi più complessi e attuali in merito alla gestione della salute e sicurezza dei lavoratori nelle aziende.

Il D.Lgs. 81/2008, in assoluta continuità con il D.Lgs. 626/94, si occupa in modo specifico di tale problematica e, nell’articolo 26, stabilisce che:

  1. il datore di lavoro COMMITTENTE deve informare le imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro ed effettuare la verifica di idoneità tecnico professionale;
  2. il datore di lavoro COMMITTENTE e i datori di lavoro APPALTATORI e SUBAPPALTATORI, devono cooperare e collaborare all’individuazione e attuazione delle misure finalizzate alla riduzione dei rischi da interferenza.

L’attività svolta nel punto 2 viene formalizzata tramite il D.U.V.R.I. (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza), un documento i cui contenuti sono chiaramente definiti a livello normativo.

Decisamente più complesse sono le attività da svolgere per assolvere alla verifica tecnico professionale.

Proviamo ad elencare i relativi obblighi e ad individuare strumenti adeguati per assolverli.

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Attrezzature aziendali: l’obbligo di tenuta del registro dei controlli

L’articolo 71 comma 4 lettera b, prevede che “siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è previsto”.

Questa previsione, richiede che il datore di lavoro istituisca e mantenga aggiornato un registro su cui vengano annotati i controlli sulle attrezzature, come minimo, quelli obbligatori per legge. Continua a leggere